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martedì 19 ottobre 2021

INTERVISTA ALLA PITTRICE ELEONORA SGURA A CURA DI GIOIA LOMASTI

 


Un dipinto è la proiezione dell'anima che impressa sulla sua tela vive d'infinito,

saper coglierne l'attimo e rapire il suo incanto resterà energia dell'avvenire

Gioia Lomasti

 

Eleonora Sgura pittrice Lombarda, fin da piccola respirava arte, infatti sia il nonno che la mamma dipingevano ad olio, e lei bimba disegnava per imitazione. è solo a fine del 2017 che trova però tempo per dedicarsi all’arte, e decide di provare ad utilizzare la tecnica del pastello, poco conosciuta e apprezzata in Italia, ma lei sedotta dalla sua delicatezza, dall'intensità dei pigmenti, dalle sfumature sottili e dal tocco vellutato, si muove in questa avventura. Vive l’arte come un’esigenza, un mezzo per esternare le sue emozioni; da qui nasce il suo percorso artistico che la portano ad esporre i suoi quadri sia in alcune mostre collettive ma soprattutto mostre personali, dove riscontra buoni risultati. La sua pittura ama lo sguardo delle persone e dalle sue tele dinamiche ed espressive – prima ancora che quella estetica – emerge la bellezza interiore delle donne, delle quali sceglie di interpretare i volti, in aperta opposizione al caos e agli orrori del mondo. Racconta: il tempo scorre veloce ma appagante sotto il tocco delle dita, ritengo che creare un quadro sia un modo meraviglioso di narrare una storia, mi piace definirmi una pittrice di anime.