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giovedì 14 marzo 2024

POVERA TERRA MIA - un nuovo brano scritto dal poeta e paroliere Luciano Somma con interpretazione e musica a cura del maestro Gustavo Martucci, introduce la poetessa Gioia Lomasti

 


Napoli, città dalle antiche origini, era conosciuta un tempo con il nome di Partenope, legata alla leggenda della sirena che incantò il centauro Vesuvio. Ma oggi, la città si trova a combattere contro la disperazione e la povertà che affliggono tanti suoi abitanti. La vita a Napoli non è facile, le campagne non sono abbastanza fertili da sfamare tutti e la musica non basta a lenire le sofferenze di chi vive in condizioni precarie. I giovani invecchiano prima del tempo, con poche prospettive di un futuro migliore. E nella storia di una famiglia napoletana, si respira l'aria di una terra dove la speranza sembra ormai perduta. Ma nonostante tutto, c'è ancora chi si aggrappa alla vita, sperando in un domani diverso. In una stanza angusta viveva una famiglia numerosa, con una madre che portava il nome di Speranza, simbolo di una fede incrollabile nonostante le avversità. Il sole che compare timidamente nel cielo di Napoli sembra fuggire in fretta, come se anche lui volesse sfuggire alla malinconia che avvolge la città. Eppure, nonostante le difficoltà, c'è la volontà di andare avanti, di lottare per una vita migliore, nonostante le incertezze del futuro. Ma la preghiera resta la stessa: "Dio, aiutaci a vivere". In una Napoli segnata dalla storia e dalla tradizione, c'è bisogno di una mano che guidi verso la speranza, verso un futuro di dignità e rigenerazione. E chissà che un giorno, la regina del meridione possa finalmente risorgere, splendente e rinata dalle sue ceneri.