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venerdì 8 aprile 2022

Recupero dell’essenziale, opera di Michela Zanarella. Nota di lettura di Franca Alaimo

 


"La notte ha una maternità luminosa": recita un verso di Michela Zanarella, celebrando i lumi della luna e delle stelle (figure celesti di sogni e desideri), nell'attesa che dal grembo notturno avanzino "tutte le albe in fila pronte a sbocciare". Sembra quasi che la poesia della Zanarella sia un rito di consacrazione alla luce solare, sulla scia di una devozione millenaria, che finì col convergere nella figura del Cristo-sole. Un afflato mistico percorre, infatti, la sua scrittura sempre tesa a catturare bagliori di grazia e di bellezza anche nella tenebra del dolore e della morte, dalla quale richiama quanti, "liberi dal corpo", continuano a stare" intorno alle cose alle confusioni impure dei vostri cari" e "a toccare il mondo"; cosi come i poeti più amati, ai quali dedica alcuni dei suoi testi poetici, in un'idea di continuità sapienziale, quasi sacrale della Parola. Del resto, l'autrice è stata sulla soglia dell'oltre a causa di un incidente, come ha raccontato durante un'intervista, ed è a questa esperienza che rimanda il testo a pag. 37: "Le care stanze", in cui rievoca quel chinarsi "a visitare la vita già trascorsa" cercando "le figure amate l'antica forma delle cose" mentre, avvolti da una luce possente che "ha la stessa generosità/di un cielo che non ha confine", si comprende che "le stelle le avevamo nel palmo di una mano", come sapevamo già nell'età dell'infanzia. Quest'ultima è di fatto il tempo della vita più denso e ricco di contemplazione e di estasi anche sensoriali per la Zanarella, che la circonda di fiori e volatili e lucentezze cromatiche e alberi innalzati al cielo come preghiere: un Eden terreno dove respira la fragranza aromatica del mondo. Per questo leggere "Recupero dell'essenziale" di Michela Zanarella è come bere da una stessa coppa tutte le dimensioni possibili dell'esperienza umana; oppure un viaggiare tra cielo e terra, in compagnia di una delicata trama di sonorità evocative.

Nota di lettura di Franca Alaimo

 

Recupero dell’essenziale, Interno Libri (2022)

Collana Interno Versi

Pag. 95

INFO ORDINI


 

Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato diciassette libri. Negli Stati Uniti è uscita in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe “Meditations in the Feminine”, edita da Bordighera Press (2018). Giornalista, autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi, cinese e giapponese. E’ tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord” edito da SEM.

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