Ringrazio Renato Garbin per averci dedicato questo meraviglioso contributo sotto forma di un bel dialogo con l'autore.
Di solito si vanno a promuovere dei testi, libri e quindi, di conseguenza, i loro Autori.
Alle volte capita, però, che ci siano scrittori, come dire “mancati”, per
questioni di tempo oppure per tutte le questioni che si possono immaginare.
Personalmente ho conosciuto uno di questi, ma non a caso, dato che si tratta di
un grande collaboratore di Progetto Almax, dell’amica Alessia Marani,
fondatrice di questo “bello sforzo culturale mediatico”, con il quale ho avuto
diversi momenti di condivisioni grafiche, per promuovere libri, Autori,
interviste, per cui potrei anche ammettere di essere un pochino di parte,
scrivendo di lui, ma non più di tanto, dato che lui ha cercato di sfuggire
questa cosa il più possibile, a più riprese. Ma, alla fine, ha ceduto, ma solo
nella promessa di non promuovere tanto lui, quanto ciò che, con noi, come noi,
si va a promuovere, ossia la comunicazione del libero pensiero. Libero, come ci
dirà, tra le righe, da vincoli economici, di tornaconto e/o esibizioni,
autocelebrative di sé stesso, ma come condivisone emotiva delle varie opere che
i vari Scrittori, con le loro opere vanno promuovendo.
Contatto Renato Garbin nel pieno del suo gran da fare, in termini di video
montaggi e interviste varie agli artisti, sia per conto di Almax Channel Show,
quando per FLYTV UK, nuova realtà media, che si è affacciata da appena un anno
e poco più, sulla scena dei tanti media già presenti.
Gioia Lomasti – Ciao, Renato, grazie per avere finalmente accettato questa
intervista, proprio a te, che le interviste le fai agli altri. Hai cercato di
sfuggire a questa cosa, ma poi hai accettato, come mai?, per Progetto Almax?
Renato Garbin – Grazie a te, Gioia, per questa opportunità che, alla fine, mi
hai offerto, di spiegare alcune cosette sul mondo attuale di Arte e
Comunicazione, vista da un “faidate” della situazione… Ho perciò accettato
proprio per questo motivo, la tua intervista, anche per il nostro trascorso di
collaborazioni in comune, su Almax Magazine, per cui spero di tornare utile,
almeno per le Giovani Generazioni che scoprissero avere questa ambizione,
obbiettivo, per la propria vita, il proprio futuro…
G.L. – Ecco, mi dai proprio lo spunto per una domandina ad hoc… Come ti sei
ritrovato a collaborare con la nostra Alessia Marani, per “Progetto Almax”?...
R.G. – Ahia, sarebbe già una storia lunga e finirei per scrivere un libro, su
questo, nel tentare di risponderti, ma vedrò di essere sintetico, benché non
sia nella mia natura. Si tratta di un incontro più o meno casuale. La mia
attività, cioè, di foto reporter per passione, in ambito sportivo e dello
Spettacolo, si è, ad un certo punto, incontrato con chi l’ambiente dell’Arte e
dello Spettacolo, lo vive e lo promuove al meglio possibile, dando spazio ad
Artisti più o meno noti, magari cercando di rendere noti questi ultimi, i
quali, pur avendo delle doti non indifferenti, non riescono a sbucare come
vorrebbero, nella notorietà. Poi mettici pure la passione per scribacchiare
articoli e interviste, come ho fatto pure per il mensile Globus Magazine e il
gioco è stato fatto. Poi, tra persone che amano, nello stesso modo, un certo
ambiente, senza troppe ambizioni di chissà che cosa, ma proprio per la
soddisfazione personale di poterlo fare, sai bene che funziona, con stima
reciproca, rispetto e amicizia. E qui posso ringraziare Alessia Marani, perché,
grazie a lei, ho fatto conoscenze squisite, tra cui tu stessa appari…