Nota del prof. Giovanni Caravaggi
Già Ordinario di Letteratura Spagnola, Professore
Emerito dell’Università di Pavia
Tra gli aranci e la menta (PoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, FI, 2016; 2ª ed. 2020), raffinata plaquette di liriche (una vera e propria suite) che Lorenzo Spurio raccoglie come Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca, appare dominata dall’accorata percezione di un dramma umano sconvolgente e di un candore naturale sopraffatto dall’oscura perfidia di soprusi quotidiani. L’intima adesione dell’autore alla spiritualità profonda dell’eccelso poeta andaluso vi si rivela in versi vibranti e appassionati, che rendono palese una straordinaria sintonia emotiva. Ma con assiduo impegno vi si manifesta soprattutto l’esigenza di una raffinatezza stilistica adeguata, che trova slancio in arditi accostamenti metaforici dal vigore creativo esuberante. Forse anche per questa sua ricchezza espressiva la breve silloge poetica di Lorenzo Spurio riesce a evocare soprattutto la perenne presenza del grande Federico.