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martedì 2 gennaio 2024

INTERVISTA ALL' AUTORE SALVATORE GURRADO FILOSOFO E POETA SCRITTORE DI SAGGI E TESTI IN POESIA

 

INTERVISTA A CURA DI
GIOIA LOMASTI E LUCIANO SOMMA

Siamo qui per presentarvi un autore, poeta e filosofo straordinario: Salvatore Gurrado. L'opera di Salvatore Gurrado ha conquistato numerosi premi e riconoscimenti, che attestano il suo talento e il suo contributo significativo nel campo della letteratura e della filosofia. Le sue opere sono state tradotte in numerose lingue e hanno trovato un pubblico internazionale che apprezza la sua profonda scrittura e il suo sguardo illuminante sul mondo. Siamo quindi onorati di poter avere oggi con noi Salvatore Gurrado per una stimolante intervista italiano inglese, in cui potremo approfondire la sua esperienza come autore, poeta e filosofo, oltre a scoprire i segreti della sua scrittura e le sue fonti di ispirazione. Senza ulteriori indugi, diamo il benvenuto a Salvatore Gurrado.

SEGUE A FONDO ARTICOLO L'INTERVISTA IN INGLESE 

 

Salvatore Gurrado scrittore poeta e filosofo nato nel febbraio 1981 ad Altamura BARI, laureatosi in filosofia all'Università degli studi Milano 2006, consegue diversi attestati e premi tra cui attestato in Comunicazione Manageriale a Firenze, inoltre consulente letterario e vari premi in sezioni poetiche dedicate ad “Alda Merini” un riconoscimento dalla” Associazione Papini”, premi in letteratura e filosofia, collabora come volontario sul Corriere d’Italia pubblicato in Germania, come voce italiana per tutti gli emigrati si occupa della sezione cultura. Nonostante la sua venera infantile età vanta al suo attivo già 5 raccolte individuali e numerosi libri compartecipati insieme ad altri poeti, artisti e colleghi letterari.

 

Qual è il significato più profondo che attribuisci alla poesia?

Come più volte implicitamente emerso nei miei libri, ho ricercato l’idea che la poesia fosse quel giardino un po' artistico un po' di evasione: l’ora d’aria.

 

Come concepisci il rapporto tra la filosofia e la poesia?

A parere mio sono due rapporti diversi, ma a loro volta quasi complementari; la poesia rappresenta il rifugio, l’ora d’evasione, come si evince nella lirica "Infinito" di Leopardi, riconducendo quindi a quel sentimento di appartenenza e famigliarità. La filosofia che ho ereditato arriva dai maestri della grande narrazione, il Prof. Marino Centrone (Università degli Studi di Bari), Toni Negri (Filosofo di dottrina dello Stato), la percepisco come lo “spirito del tempo”, cioè quella possibilità di dire no, il “no” rispetto alle cose e la possibilità che ognuno di noi possa concretizzarsi in una moltitudine comune. Quella filosofia che non vede la moltitudine del comune come concetto poetico, (appunto d’evasione) ma come concetto reggente; per chi già mi conosce sa bene che lo considero nella sua singolarità più nobile; l’uomo travolto dal sociale, attraverso le relazioni. Due concetti complementari seppur in rami molto diversi con una funzione collettiva.

 

Credi che la poesia abbia un ruolo nel plasmare la società contemporanea?

Non amo molto la parola plasmare, perché è sempre stata usata con la sua forma negativa, direi che la poesia può introdurre un nuovo respiro, e per respirare abbiamo bisogno di spazio per rivelarlo attraverso l'arte poetica.

Quale è la tua fonte di ispirazione principale quando scrivi poesie?

Non esiste a mio modesto parere una fonte, non esistono fonti, e una poesia che si possa interpretare nel modo in cui viene scritta, in questa maniera andavo ad incontrare il vero tessuto sociale che casualmente si trova abissato. Un po' come Saskia Sassen (L'Aia, 5 gennaio 1947), sociologa ed economista statunitense nota per le sue analisi sulla globalizzazione e i processi transnazionali. Il successo dei suoi libri l'ha resa rapidamente una delle autrici più citate negli studi sulla globalizzazione che ne osserva i grattacieli e le fondamenta. E proprio in basso che dominano gli stili di vita, una ricomposizione degli affetti. 

Parlaci del tuo ultimo progetto

Ho due progetti uno filosofico appunto ho intenzione di scrivere un libro credo a più mani dedicato alla figura del mio professore Marino Centrone e l’altro scrivere un progetto poetico da esiliato, che mette a confronto il mio nuovo ruolo di insegnante d’italiano per stranieri.

Credi che la poesia abbia un potere curativo o terapeutico?

Quello che io credo ha poca importanza, ma quello che mi è dato sapere almeno fino ad oggi, meglio una poesia che un algoritmo dato da l’intelligenza artificiale.

 

Come affronti la sfida di trovare nuovi modi di esprimere concetti filosofici attraverso la poesia?

Non è una sfida, io faccio sempre riferimento ad una razionalità complessa, essendomi spogliato di tutto lo schema kantiano sulla ragione filosofica, per me esiste una razionalità complessa che affronta sistemi di sfruttamento globale.

 

Salvatore Gurrado 
le sue pubblicazioni

Quale è stata la tua più grande sfida nel coniugare la complessità dei temi filosofici con l'accessibilità della poesia?

Sinceramente credo che sia come l’uno indiviso, uno che si fa due, c’è chi segue il filosofo e chi segue il poeta.

Cosa speri che i lettori possano ottenere dai tuoi lavori poetici?

Spero di ottenere lettori, scherzo naturalmente, ma credo che ognuno di loro trovi il tempo per respirare; che lo faccia attraverso la poesia, l’arte, la filosofia poco importa, quello che posso dire è che le materie immateriali letterarie, sono sempre quel respiro ultimo prima dell'inizio. 

Qual è la tua visione per il futuro della poesia e della filosofia?

Mi auguro una rivoluzione culturale che sia veicolo di pace, la conflittualità umana non è altro che un espansione del capitale che afferma il suo potere e non lascia ne vincitori e ne vinti.

Salvatore Gurrado supporta NOTE CONDIVISE opera editoriale degli autori Gioia Lomasti e Luciano Somma, un progetto che promuove l'arte e la cultura. Ringraziamo Salvatore Gurrado per la collaborazione e l'affetto che incondizionatamente ci riserva.


INTERVIEW WITH AUTHOR SALVATORE GURRADO: PHILOSOPHER, POET, AND WRITER OF ESSAYS AND POETRY TEXTS




 

We are here to introduce you to an extraordinary author, poet, and philosopher: Salvatore Gurrado. Salvatore Gurrado work has earned numerous awards and recognitions, showcasing his talent and significant contribution to the fields of literature and philosophy. His works have been translated into many languages and found an international audience that appreciates his profound writing and enlightening outlook on the world. We are honored to have Salvatore Gurrado with us today for a stimulating interview, where we can delve into his experience as an author, poet, and philosopher, and discover the secrets of his writing and his sources of inspiration. Without further ado, let's welcome Salvatore Gurrado

 

Salvatore Gurrado, writer, poet, and philosopher, was born in February 1981 in Altamura, BARI. He graduated with a degree in philosophy from the Università degli studi Milano in 2006 and went on to obtain several certificates and awards, including a certificate in Communication Managerial in Florence. He is also a literary consultant and has received various accolades in poetry sections dedicated to "Alda Merini" and recognition from the "Associazione Papini." He has received awards in literature and philosophy and collaborates as a volunteer on the Corriere d'Italia, published in Germany, where he serves as the Italian voice for all immigrants, focusing on the culture section. Despite his tender age, he has already published 5 individual collections and numerous collaborative books with other poets, artists, and literary colleagues.

 

What is the deepest meaning you attribute to poetry?

As has been implicitly emerged several times in my books, I have sought the idea that poetry was a somewhat artistic, somewhat escapist garden: a breath of fresh air.

 

Do you believe that poetry plays a role in shaping contemporary society?

In my opinion, they are two different relationships, but at the same time almost complementary; poetry represents a refuge, an hour of escape, as can be seen in Leopardi's poem "Infinito", thus relating to that feeling of belonging and familiarity. The philosophy that I have inherited comes from the masters of the grand narrative, Professor Marino Centrone (University of Bari), Toni Negri (Philosopher of State doctrine), I perceive it as the "spirit of the time", that possibility of saying no, the "no" in relation to things and the possibility that each of us can materialize in a common multitude. That philosophy does not see the multitude of the common as a poetic concept (precisely as an escape), but as a governing concept; for those who already know me, they know well that I consider it in its noblest singularity; the individual overwhelmed by society, through relationships. Two complementary concepts, albeit in very different branches, with a collective function.

 

How do you see the relationship between philosophy and poetry?

I do not particularly like the word "mold" (or "plasmare" in Italian), because it has always been used in its negative form. I would say that poetry can introduce a new breath, and to breathe we need space to reveal it through poetic art.

 

What is your main source of inspiration when writing poetry?

In my modest opinion, there is no source, no sources, and a poem that can be interpreted in the way it is written. In this way, I came to meet the true social fabric that is found to be accidentally abyssal. A bit like Saskia Sassen (The Hague, January 5, 1947), a American sociologist and economist known for her analyses on globalization and transnational processes. The success of her books has quickly made her one of the most cited authors in studies on globalization, which observes its skyscrapers and foundations. And it is right at the bottom that lifestyles are dominated, a recomposition of affections.

 

Tell me about your latest project.

I have two projects, one philosophical, in fact I intend to write a book I believe jointly dedicated to the figure of my professor Marino Centrone and the other to write a poetic project as an exile, which compares my new role as a teacher of Italian for foreigners.

 

Do you believe that poetry has a healing or therapeutic power?

What I believe matters little, but what I have been given to know up to today, a poem is better than an algorithm given by artificial intelligence.

 

How do you overcome the challenge of finding new ways to express philosophical concepts through poetry?

It is not a challenge, I always refer to a complex rationality, having stripped myself of the entire Kantian framework of philosophical reason. For me, there exists a complex rationality that confronts global systems of exploitation.

 

Which has been your greatest challenge in combining the complexity of philosophical themes with the accessibility of poetry?

Truthfully, I believe it is like the indivisible one, who becomes two, there are those who follow the philosopher and those who follow the poet.

 

What do you hope readers can gain from your poetic works?

I hope to gain readers, I'm joking of course, but I believe that each of them finds time to breathe; whether it be through poetry, art, or philosophy, it doesn't matter. What I can say is that immaterial literary subjects are always that final breath before the beginning.

 

What is your vision for the future of poetry and philosophy?

I hope for a cultural revolution that serves as a means of peace. Human conflict is nothing more than an expansion of capital, which asserts its power and leaves no winners or losers.

 

Salvatore Gurrado supports NOTE CONDIVISE, a book project by authors Gioia Lomasti and Luciano Somma that promotes art and culture. We thank Salvatore Gurrado for his collaboration and unconditional affection.


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