INTERVISTA A CURA DI GIOIA LOMASTI E LUCIANO SOMMA |
Siamo qui per presentarvi un autore, poeta e filosofo straordinario: Salvatore Gurrado. L'opera di Salvatore Gurrado ha conquistato numerosi premi e riconoscimenti, che attestano il suo talento e il suo contributo significativo nel campo della letteratura e della filosofia. Le sue opere sono state tradotte in numerose lingue e hanno trovato un pubblico internazionale che apprezza la sua profonda scrittura e il suo sguardo illuminante sul mondo. Siamo quindi onorati di poter avere oggi con noi Salvatore Gurrado per una stimolante intervista italiano inglese, in cui potremo approfondire la sua esperienza come autore, poeta e filosofo, oltre a scoprire i segreti della sua scrittura e le sue fonti di ispirazione. Senza ulteriori indugi, diamo il benvenuto a Salvatore Gurrado.
SEGUE A FONDO ARTICOLO L'INTERVISTA IN INGLESE
Salvatore
Gurrado scrittore poeta
e filosofo nato nel febbraio 1981 ad Altamura BARI, laureatosi in filosofia
all'Università degli studi Milano 2006, consegue diversi attestati e premi tra
cui attestato in Comunicazione Manageriale a Firenze, inoltre consulente
letterario e vari premi in sezioni poetiche dedicate ad “Alda Merini” un
riconoscimento dalla” Associazione Papini”, premi in letteratura e filosofia,
collabora come volontario sul Corriere d’Italia pubblicato in Germania, come
voce italiana per tutti gli emigrati si occupa della sezione cultura.
Nonostante la sua venera infantile età vanta al suo attivo già 5 raccolte
individuali e numerosi libri compartecipati insieme ad altri poeti, artisti e
colleghi letterari.
Qual è il
significato più profondo che attribuisci alla poesia?
Come più
volte implicitamente emerso nei miei libri, ho ricercato l’idea che la poesia fosse
quel giardino un po' artistico un po' di evasione: l’ora d’aria.
Come
concepisci il rapporto tra la filosofia e la poesia?
A parere
mio sono due rapporti diversi, ma a loro volta quasi complementari; la poesia
rappresenta il rifugio, l’ora d’evasione, come si evince nella lirica "Infinito"
di Leopardi, riconducendo quindi a quel sentimento di appartenenza e
famigliarità. La filosofia che ho ereditato arriva dai maestri della grande
narrazione, il Prof. Marino Centrone
(Università degli Studi di Bari), Toni
Negri (Filosofo di dottrina dello Stato), la percepisco come lo “spirito
del tempo”, cioè quella possibilità di dire no, il “no” rispetto alle cose e la
possibilità che ognuno di noi possa concretizzarsi in una moltitudine comune.
Quella filosofia che non vede la moltitudine del comune come concetto poetico,
(appunto d’evasione) ma come concetto reggente; per chi già mi conosce sa bene che
lo considero nella sua singolarità più nobile; l’uomo travolto dal sociale,
attraverso le relazioni. Due concetti complementari seppur in rami molto
diversi con una funzione collettiva.
Credi che
la poesia abbia un ruolo nel plasmare la società contemporanea?
Non amo molto la parola plasmare, perché è sempre stata usata con la sua forma negativa, direi che la poesia può introdurre un nuovo respiro, e per respirare abbiamo bisogno di spazio per rivelarlo attraverso l'arte poetica.
Quale è la
tua fonte di ispirazione principale quando scrivi poesie?
Non esiste a mio modesto parere una fonte, non esistono fonti, e una poesia che si possa interpretare nel modo in cui viene scritta, in questa maniera andavo ad incontrare il vero tessuto sociale che casualmente si trova abissato. Un po' come Saskia Sassen (L'Aia, 5 gennaio 1947), sociologa ed economista statunitense nota per le sue analisi sulla globalizzazione e i processi transnazionali. Il successo dei suoi libri l'ha resa rapidamente una delle autrici più citate negli studi sulla globalizzazione che ne osserva i grattacieli e le fondamenta. E proprio in basso che dominano gli stili di vita, una ricomposizione degli affetti.
Parlaci
del tuo ultimo progetto
Ho due progetti uno filosofico appunto ho intenzione di scrivere un libro credo a più mani dedicato alla figura del mio professore Marino Centrone e l’altro scrivere un progetto poetico da esiliato, che mette a confronto il mio nuovo ruolo di insegnante d’italiano per stranieri.
Credi che
la poesia abbia un potere curativo o terapeutico?
Quello che
io credo ha poca importanza, ma quello che mi è dato sapere almeno fino ad
oggi, meglio una poesia che un algoritmo dato da l’intelligenza artificiale.
Come
affronti la sfida di trovare nuovi modi di esprimere concetti filosofici
attraverso la poesia?
Non è una
sfida, io faccio sempre riferimento ad una razionalità complessa, essendomi
spogliato di tutto lo schema kantiano sulla ragione filosofica, per me esiste
una razionalità complessa che affronta sistemi di sfruttamento globale.
Salvatore Gurrado
le sue pubblicazioni
Quale è stata
la tua più grande sfida nel coniugare la complessità dei temi filosofici con
l'accessibilità della poesia?
Sinceramente credo che sia come l’uno indiviso, uno che si fa due, c’è chi segue il filosofo e chi segue il poeta.
Cosa speri
che i lettori possano ottenere dai tuoi lavori poetici?
Spero di
ottenere lettori, scherzo naturalmente, ma credo che ognuno di loro trovi il
tempo per respirare; che lo faccia attraverso la poesia, l’arte, la filosofia
poco importa, quello che posso dire è che le materie immateriali letterarie,
sono sempre quel respiro ultimo prima dell'inizio.
Qual è la
tua visione per il futuro della poesia e della filosofia?
Mi auguro una rivoluzione culturale che sia veicolo di pace, la conflittualità umana non è altro che un espansione del capitale che afferma il suo potere e non lascia ne vincitori e ne vinti.
Salvatore
Gurrado supporta NOTE CONDIVISE opera editoriale degli autori
Gioia Lomasti e Luciano Somma, un progetto che promuove l'arte e la cultura.
Ringraziamo Salvatore Gurrado per la collaborazione e l'affetto che
incondizionatamente ci riserva.
INTERVIEW WITH
AUTHOR SALVATORE GURRADO: PHILOSOPHER, POET, AND WRITER OF ESSAYS AND POETRY
TEXTS
We are here to introduce you to an extraordinary
author, poet, and philosopher: Salvatore Gurrado. Salvatore Gurrado work has
earned numerous awards and recognitions, showcasing his talent and significant
contribution to the fields of literature and philosophy. His works have been
translated into many languages and found an international audience that
appreciates his profound writing and enlightening outlook on the world. We are
honored to have Salvatore Gurrado with us today for a stimulating interview, where
we can delve into his experience as an author, poet, and philosopher, and
discover the secrets of his writing and his sources of inspiration. Without
further ado, let's welcome Salvatore Gurrado
Salvatore Gurrado, writer, poet, and
philosopher, was born in February 1981 in Altamura, BARI. He graduated with a
degree in philosophy from the Università degli studi Milano in 2006 and went on
to obtain several certificates and awards, including a certificate in Communication
Managerial in Florence. He is also a literary consultant and has received
various accolades in poetry sections dedicated to "Alda Merini" and
recognition from the "Associazione Papini." He has received awards in
literature and philosophy and collaborates as a volunteer on the Corriere
d'Italia, published in Germany, where he serves as the Italian voice for all
immigrants, focusing on the culture section. Despite his tender age, he has
already published 5 individual collections and numerous collaborative books
with other poets, artists, and literary colleagues.
What is the
deepest meaning you attribute to poetry?
As has been implicitly emerged
several times in my books, I have sought the idea that poetry was a somewhat
artistic, somewhat escapist garden: a breath of fresh air.
Do you believe
that poetry plays a role in shaping contemporary society?
In my opinion, they are two
different relationships, but at the same time almost complementary; poetry
represents a refuge, an hour of escape, as can be seen in Leopardi's poem
"Infinito", thus relating to that feeling of belonging and
familiarity. The philosophy that I have inherited comes from the masters of the
grand narrative, Professor Marino Centrone (University of Bari), Toni Negri (Philosopher
of State doctrine), I perceive it as the "spirit of the time", that
possibility of saying no, the "no" in relation to things and the
possibility that each of us can materialize in a common multitude. That
philosophy does not see the multitude of the common as a poetic concept
(precisely as an escape), but as a governing concept; for those who already
know me, they know well that I consider it in its noblest singularity; the
individual overwhelmed by society, through relationships. Two complementary
concepts, albeit in very different branches, with a collective function.
How do you see the
relationship between philosophy and poetry?
I do not particularly like the
word "mold" (or "plasmare" in Italian), because it has
always been used in its negative form. I would say that poetry can introduce a
new breath, and to breathe we need space to reveal it through poetic art.
What is your main
source of inspiration when writing poetry?
In my modest opinion, there is
no source, no sources, and a poem that can be interpreted in the way it is
written. In this way, I came to meet the true social fabric that is found to be
accidentally abyssal. A bit like Saskia Sassen (The Hague, January 5, 1947), a
American sociologist and economist known for her analyses on globalization and
transnational processes. The success of her books has quickly made her one of
the most cited authors in studies on globalization, which observes its
skyscrapers and foundations. And it is right at the bottom that lifestyles are
dominated, a recomposition of affections.
Tell me about your
latest project.
I
have two projects, one philosophical, in fact I intend to write a book I
believe jointly dedicated to the figure of my professor Marino Centrone and the other to write a poetic project as an
exile, which compares my new role as a teacher of Italian for foreigners.
Do you believe
that poetry has a healing or therapeutic power?
What I believe matters little,
but what I have been given to know up to today, a poem is better than an
algorithm given by artificial intelligence.
How do you
overcome the challenge of finding new ways to express philosophical concepts
through poetry?
It is not a challenge, I
always refer to a complex rationality, having stripped myself of the entire
Kantian framework of philosophical reason. For me, there exists a complex rationality
that confronts global systems of exploitation.
Which has been
your greatest challenge in combining the complexity of philosophical themes
with the accessibility of poetry?
Truthfully, I believe it is
like the indivisible one, who becomes two, there are those who follow the
philosopher and those who follow the poet.
What do you hope
readers can gain from your poetic works?
I hope to gain readers, I'm
joking of course, but I believe that each of them finds time to breathe;
whether it be through poetry, art, or philosophy, it doesn't matter. What I can
say is that immaterial literary subjects are always that final breath before
the beginning.
What is your
vision for the future of poetry and philosophy?
I hope for a cultural
revolution that serves as a means of peace. Human conflict is nothing more than
an expansion of capital, which asserts its power and leaves no winners or
losers.
Salvatore Gurrado supports NOTE
CONDIVISE, a book project by authors Gioia Lomasti and Luciano Somma that
promotes art and culture. We thank Salvatore Gurrado for his collaboration and
unconditional affection.