La stupenda cover del progetto
libro dal titolo “Chicco d’anima” di
Gioia Lomasti, ha da subito
catturato la mia attenzione, forse dovuta all’atmosfera misteriosa e agli occhi
espressivi di Chicco e alla bellissima carta lucida nella quale la mia mente ha
iniziato a vagare per quelle luci (grandi occhi), dal profondo aspetto umano.
Un libro dedicato al gatto di Gioia che amava e ama moltissimo. Questo amore ha
creato un’energia vitale attorno a questa opera d’arte sia in ambito letterario
che artistico. Il libro apre con un breve estratto di “PASSAGGIO” sempre della
poetessa Gioia Lomasti, dal titolo “Grigio”. Questo pezzo breve ma intenso
spiega come Chicco sia una presenza d’amore senza parole.
La poetessa sa donare particolari colori nei suoi scritti tracciando
traiettorie di lettura molto profonde. L’interpretazione va personalizzata e
ricercata dentro ognuno di noi. Lo strusciar di Chicco è un gesto amorevole e
la lettura porta a crearsi immagini su misura, mentre Chicco dagli occhi
splendenti, gira per casa nella tranquillità che gli è più congeniale. Verso la
fine si intuisce dallo scorrere delle parole di Gioia, che Chicco ha sofferto
per la malattia che ormai aveva preso il sopravvento nella sua vita. Ha lottato
con tutte le sue forze, non si è perso d’animo, ma purtroppo ha dovuto cedere
al troppo dolore e lasciare questa dimensione. Comunque sia il bel felino ha
trovato nella persona di Gioia, un essenza che lo ha amato, accarezzandone il
suo splendore e soprattutto capito. Questo lo si intuisce molto bene dalle
meravigliose foto a corredo di questo elegante e incantevole libretto.
Consigliatissimo a tutti gli amanti dei felini ma anche a chiunque abbia un
cuore puro e percepisca in questi compagni di vita, amicizia e un eterno indissolubile
legame che gli animali sanno per noi essere.
A cura di Giorgio Gibellini
poeta e scrittore