lunedì 8 settembre 2025
Ashraf Aboul-Yazid: il viaggiatore delle parole
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Ashraf Aboul-Yazid |
Il filo eterno della poesia - grazie Oliviero
È stato bello aver camminato
attraverso la tua arte, Oliviero, che univa musica e poesia con una grazia
rara. Aver avuto la gioia di saperti accanto nei miei progetti è stato un dono
che custodirò sempre. La poesia sarà per sempre quel filo indelebile che vive
di eternità, e tu, con la tua voce profonda e la tua scrittura intrisa di
verità e bellezza, ne sei stato uno dei suoi più autentici custodi. Sei nel
cuore, amico mio.
Oliviero Malaspina è stato un
poeta e cantautore dalla voce intensa e dalla parola viscerale. La sua opera ha
attraversato la musica d’autore con una sensibilità fuori dal tempo, capace di
fondere il lirismo più puro con la crudezza della realtà. Collaboratore di
Fabrizio De André negli ultimi anni di vita del cantautore, Oliviero ha
lasciato un’impronta profonda nel panorama culturale italiano, scegliendo
sempre la via più sincera, più scomoda, più vera. La sua poesia non cercava di
compiacere, ma di scuotere, di aprire varchi nell’anima. E in quel varco, oggi,
continua a risuonare.
A nome di Vetrinadelleemozioni.com, Almax Magazine, Gioia Lomasti, Alessia Marani e di tutti i nostri collaboratori, esprimiamo profondo cordoglio per questa dolorosa perdita. Il nostro pensiero è colmo di vicinanza e rispetto.
Si presenta il primo concept album di Marco Nuzzo - Abiogenesis un viaggio sonoro attraverso la maestosità dell'origine del verso
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SEGUITE LA FANPAGE Solo il tremore del vuoto, il respiro fratturato della materia ignara del proprio essere. L'abiogenesi non narra la nascita, la dissolve. È un viaggio attraverso la carne divenuta rituale, il suono divenuto rovina, la divinità che emerge dal fango. Only the trembling of the void, the fractured breath of matter unaware of its own being. Abiogenesis does not recount birth, it dissolves it. It is a journey through flesh turned ritual, sound turned ruin, divinity emerging from mud. |
Abiogenesi di Marco Nuzzo è un’opera che sfida ogni narrazione convenzionale sull’origine. Non racconta la nascita: la dissolve. Questo viaggio sonoro si muove tra il tremore del vuoto e il respiro fratturato della materia, dove la carne si fa rituale e il suono si consuma in rovina. La divinità non discende dall’alto, ma emerge dal fango, in un processo che è più evocazione che creazione. Abiogenesi è esperienza, intuizione, disgregazione: un attraversamento poetico e viscerale dell’informe. - (Gioia Lomasti & vetrinadelleemozioni.com Autori e Artisti)
Abiogenesis di Marco Nuzzo è decisamente un concept album — e non uno qualsiasi. È un’opera che costruisce un sistema filosofico e sonoro attorno all’idea di origine, rovina, preghiera e ritorno, ma lo fa senza mai cercare redenzione. È un viaggio che si snoda in sezioni rituali, ciascuna con un proprio linguaggio, simbolismo e tensione. Struttura concettuale: L’album è diviso in sezioni chiaramente definite — genesi, rovina, catabasi, preghiera, ritorno, coda — che non seguono una narrazione lineare, ma una trasformazione ontologica. Ogni parte rappresenta una fase dell’essere che si disgrega, si cerca, si prega, e infine si rifrange.
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