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SINTESI DEL COMUNICATO STAMPA VISIONABILE IN FORMA COMPLETA ATTRAVERSO QUESTO LINK
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SINTESI DEL COMUNICATO STAMPA VISIONABILE IN FORMA COMPLETA ATTRAVERSO QUESTO LINK
Un viaggio tra versi e musica, con la voce del poeta
Milano,
11 settembre — È disponibile su tutte le piattaforme digitali musicali l’album La
Poetica del Maestro Luciano Somma, una raffinata raccolta di tredici poesie
italiane interpretate dalla voce dell’autore, accompagnate dalle composizioni originali
del Maestro John Toso. L’opera rappresenta un tributo sonoro alla lunga
carriera poetica di Luciano Somma, figura di spicco della letteratura italiana
contemporanea, con quasi settant’anni di attività e migliaia di testi
all’attivo.
L’album
è stato pubblicato in tre versioni:
Unica
eccezione nella tracklist è la poesia San Valentino, firmata dalla
poetessa Roxana Pranno, che aggiunge una nota lirica e sentimentale alla
raccolta.
Il
progetto è prodotto dalle Edizioni Musicali ITALIAN WAY MUSIC di
Milano, con tutela SIAE, e si propone come campionatura rappresentativa
dell’opera di Somma, autore insignito di prestigiosi riconoscimenti tra cui due
medaglie d’argento del Presidente della Repubblica e una Laurea Honoris Causa
in Lettere e Filosofia.
🤝 Una sinergia culturale: Gioia Lomasti e la promozione
poetica
A
sostenere la diffusione dell’album è la collaborazione con Gioia Lomasti,
poetessa, articolista e promotrice culturale, da anni impegnata nella
valorizzazione della poesia italiana attraverso il portale Vetrina delle
Emozioni e numerose iniziative editoriali. La sua sinergia con Luciano
Somma, già consolidata in precedenti progetti, si rinnova anche in questa
occasione, contribuendo con passione e competenza alla promozione dell’opera.
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Emanuele Marcuccio (Palermo, 1974) è un poeta, aforista, drammaturgo e curatore
editoriale italiano. Conseguita la Maturità Classica nel 1994, si dedica alla
scrittura di poesia, aforismi e pensieri vari, esplorando anche il genere
letterario del teatro; la sua poesia si distingue per la semplicità
dell’espressione unita alla profondità semantica, l’attenzione alla musicalità nella
fluidità e scorrevolezza del verso e per un forte legame con la tradizione
classica, declinata in una forma moderna.
Marcuccio inizia a scrivere poesie, a sedici anni, nel 1990 e nel 2000 ventidue delle sue liriche sono pubblicate nell’antologia, Spiragli 47 (Editrice Nuovi Autori, Milano). La sua prima silloge poetica e opera prima, Per una strada, è del 2009 (SBC Edizioni, Ravenna), raccogliendo consensi dalla critica per la capacità di coniugare immagini liriche e riflessioni esistenziali. Seguono le sillogi, Anima di Poesia (2014, TraccePerLaMeta, Sesto Calende), che evidenzia il suo interesse per le risonanze interiori dell’esperienza umana, e Visione (2016, PoetiKanten, Sesto Fiorentino), inserita nella collettanea di poesia, I grilli del Parnaso. Le sue poesie si caratterizzano per un linguaggio essenziale ma evocativo, spesso ispirato al mondo classico e a temi universali, come la natura, il tempo e introspettivi come la condizione umana.
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Ashraf Aboul-Yazid |
È stato bello aver camminato
attraverso la tua arte, Oliviero, che univa musica e poesia con una grazia
rara. Aver avuto la gioia di saperti accanto nei miei progetti è stato un dono
che custodirò sempre. La poesia sarà per sempre quel filo indelebile che vive
di eternità, e tu, con la tua voce profonda e la tua scrittura intrisa di
verità e bellezza, ne sei stato uno dei suoi più autentici custodi. Sei nel
cuore, amico mio.
Oliviero Malaspina è stato un
poeta e cantautore dalla voce intensa e dalla parola viscerale. La sua opera ha
attraversato la musica d’autore con una sensibilità fuori dal tempo, capace di
fondere il lirismo più puro con la crudezza della realtà. Collaboratore di
Fabrizio De André negli ultimi anni di vita del cantautore, Oliviero ha
lasciato un’impronta profonda nel panorama culturale italiano, scegliendo
sempre la via più sincera, più scomoda, più vera. La sua poesia non cercava di
compiacere, ma di scuotere, di aprire varchi nell’anima. E in quel varco, oggi,
continua a risuonare.
A nome di Vetrinadelleemozioni.com, Almax Magazine, Gioia Lomasti, Alessia Marani e di tutti i nostri collaboratori, esprimiamo profondo cordoglio per questa dolorosa perdita. Il nostro pensiero è colmo di vicinanza e rispetto.
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SEGUITE LA FANPAGE Solo il tremore del vuoto, il respiro fratturato della materia ignara del proprio essere. L'abiogenesi non narra la nascita, la dissolve. È un viaggio attraverso la carne divenuta rituale, il suono divenuto rovina, la divinità che emerge dal fango. Only the trembling of the void, the fractured breath of matter unaware of its own being. Abiogenesis does not recount birth, it dissolves it. It is a journey through flesh turned ritual, sound turned ruin, divinity emerging from mud. |
Abiogenesi di Marco Nuzzo è un’opera che sfida ogni narrazione convenzionale sull’origine. Non racconta la nascita: la dissolve. Questo viaggio sonoro si muove tra il tremore del vuoto e il respiro fratturato della materia, dove la carne si fa rituale e il suono si consuma in rovina. La divinità non discende dall’alto, ma emerge dal fango, in un processo che è più evocazione che creazione. Abiogenesi è esperienza, intuizione, disgregazione: un attraversamento poetico e viscerale dell’informe. - (Gioia Lomasti & vetrinadelleemozioni.com Autori e Artisti)
Abiogenesis di Marco Nuzzo è decisamente un concept album — e non uno qualsiasi. È un’opera che costruisce un sistema filosofico e sonoro attorno all’idea di origine, rovina, preghiera e ritorno, ma lo fa senza mai cercare redenzione. È un viaggio che si snoda in sezioni rituali, ciascuna con un proprio linguaggio, simbolismo e tensione. Struttura concettuale: L’album è diviso in sezioni chiaramente definite — genesi, rovina, catabasi, preghiera, ritorno, coda — che non seguono una narrazione lineare, ma una trasformazione ontologica. Ogni parte rappresenta una fase dell’essere che si disgrega, si cerca, si prega, e infine si rifrange.
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