Quest'anno si celebrano 35 anni dalla pubblicazione della prima raccolta di poesie del poeta Ashraf Aboul-Yazid, si avviano i preparativi per festeggiare questa occasione.
Infatti, il prossimo mese, la casa editrice Al-Nasher in Egitto,
nell'ambito della Serie di letteratura della Via della Seta, pubblicherà la mia
raccolta (Poesie), un'Antologia poetica (1989 - 2024), che include poesie dalla
mia prima raccolta, "Il sussurro del mare" (1989), e la seconda,
"Le conchiglie" (1996), la terza è "Il ricordo del
silenzio" (2000), la quarta è "Sul sentiero della morte" (2001),
e la quinta è "Il ricordo delle farfalle" (2004), oltre a selezioni
di due raccolte pubblicate in precedenza in inglese, ovvero "Le mappe del
miraggio" (2013), e "Il Monaco sul monte grigio" (2023).
Ho letto e tradotto la tua poesia "Il Monaco sul monte grigio" in italiano. Qual è il segreto del tuo interesse proprio per questa poesia? La poesia è stata scritta nella sua forma finale nel mio sessantesimo compleanno, quindi l'ho inclusa nella raccolta poetica. È presente in un'appendice in 20 lingue, con traduzioni poetiche dallo inglese al Sindhi di Nasir Aijaz, Pakistan, al persiano di Alireza Bahrami, Iran, all'inglese di Dr. Salwa Goda, Egitto, al francese di Prof. Achour Fenni, Algeria, al coreano di (Cherry) Lee Yeon - Sil, Corea, al cinese di Sue Zhu, NZ/Cina, allo spagnolo di Dr. Nadia Gamaleddin, Egitto, al manipuri di Misna Chanu, India, al turco di Caroline Laurent Turunç, Turchia, all'indonesiano di Lily Siti Multatuliana, Indonesia, al serbo di Ana Stjelja, Serbia, al bengalese di Rezauddin Stalin, Bangladesh, al russo di Eldar Akhadov, Russia-Azerbaigian, al tagiko di Abdukakhor Kosim, Tagikistan, all'azero di Elmaya Cabbarova, Azerbaigian, all'armeno di Mariana Bertizlian, Siria, al Malayalam di Fayrouz Razia, India, al kirghiso di Sagyn Berkinalieva, Kirghizistan, all'urdu di Shabbir Soomro, Pakistan e - ovviamente - all'italiano di Alessia Angela Ferrari Dream, in collaborazione con te cara Gioia Lomasti, Italia. Penso hai una grande ricchezza di poesia tradotta, giusto? Le mie raccolte sono state tradotte in molte lingue, sono state pubblicate un totale di 15 raccolte di poesie, tra cui tre raccolte in persiano, tradotte dalla Professoressa Nasreen Chakibi Mumtaz, e due in spagnolo, tradotte dalla Dr. Nadia Gamaleddin, e una raccolta di poesie in turco, tradotta da Metin Fındıkçı, tedesco, serbo, tradotte da Dr. Ana Stjelja, russo, tradotte da Eldar Akhadov, azero, tradotte da Tirana Muhammad, Sindhi, tradotte da Nasir Aijaz, urdu, tradotte da Shabbir Soomro, e inglese di cui ho tradotto le poesie io stesso.
20 Translators of “The Monk on the gray mountaintop” |
Ashraf Aboul-Yazid| Tre poesie Una nuvola
Sto sognando di una nuvola Che ha purificato le sue gocce Per bagnarmi; Io
sono il fiore dimenticato Nel deserto! Una nuvola che viene lanciata da un
pianeta, Lontano dalle galassie degli dei, Il suo sangue pulito Non ha corpi
della terra; Inquinato con pezzi di morte, E serpenti di sangue! Una nuvola
solitaria ed esiliata, Quanto lo sono io. Non controlla il mio documento
d'identità, Prima di baciarmi: Gli occhi sono i nostri cieli, Lo spazio è il
nostro luogo! Una nuvola, O un dipinto, Nel completarsi, Divento il suo ultimo
tocco!
Come una farfalla che inventa la primavera
I gabbiani tornano, E le farfalle ritornano nella loro stagione, Ma il fiore
tagliato dalle mani dei venti nell'ultimo inverno, Non tornerà mai. L'ultimo
inverno Portava la farfalla sulle sue ali Lasciando il suo freddo che si
insinua Nell'anima torturata dall' Assenza. L'ultimo inverno È stato breve come
la gonna della gioia, Lungo come il pianto, Lasciando le frasi della tristezza
Nel quaderno dei cuori. Le pianure potrebbero somigliare Al suo cuore verde. Il
sole potrebbe assomigliare Al suo sorriso. O potrebbe essere come una farfalla
che inventa la primavera, Ma nulla somiglia alla sua partenza.
Un treno attraversa il deserto
Questi paesi sembrano un treno, Che traina i cofani climatizzati come una
lunga coda. Sembrano una signora, Con un seno impolverato bruciato dal sole,
Con un corpo dipinto dai giardini secchi. Un treno che piange tra ogni due
stazioni, Dove i marciapiedi sono fatti Di miraggio e illusione. Nel suo
stomaco lottiamo, Combattendo le nostre sconfitte, Per abbellire i nostri
organi finti. I draghi dell'allontanamento Stanno urinando nei nostri bagagli,
Su ciò che è rimasto dei nostri corpi spaventati. Stiamo insultando quei paesi,
E sputando su mille asciugamani. Ma, Non lasciamo il treno, Anche se fossimo
capaci di fermarlo.
• Ashraf Aboul-Yazid • 20 traduttori de "Il Monaco sul monte
grigio" • La foto di copertina dell'artista kuwaitiano Suleiman Haider,
progettata dall'artista Mustafa Barakat. • Ritratto di Ashraf Abu Al-Yazid,
dell'artista Alaa Hegazy • Calligrafia di "Il Monaco sul monte
grigio" dell'artista Dr. Yassin Harraz.
An Interview with Ashraf Aboul-Yazid about his Poetry Anthology
This year marks 35 years since the
publication of the first poetry collection by poet Ashraf Aboul-Yazid, and it
seems that he is preparing to celebrate this occasion!
Indeed, next month, Al-Nasher Publishing House in Egypt, as part of the Silk Road Literature Series, will issue my collection (Poems), a Poetry Anthology (1989 - 2024), which includes poems from my first collection, “The Whisper of the Sea (1989), and the second, “The Shells.” (1996), the third is “The Memory of Silence” (2000), the fourth is “On the Path of Death” (2001), and the fifth is “The Memory of Butterflies” (2004), in addition to selections from two collections published previously in English, namely “The Maps of Mirage” (2013), and “The Monk on the gray mountaintop ” (2023).
I read and translated your poem “The
Monk on the gray mountaintop” into Italian. What is the secret of your interest
in this poem in particular?
The poem was written down in its final form on my sixtieth birthday, so I included it in the poetry collection. It comes in an appendix of 20 languages, with poetic translations in Translated from English to Sindhi by Nasir Aijaz, Sindh, Pakistan, to Persian by Alireza Bahrami, Iran, to English by Dr. Salwa Goda, Egypt, to French by Prof. Achour Fenni, Algeria, to Korean by (Cherry) Lee Yeon - Sil, Korea, to Chinese by Sue Zhu, NZ/China, to Spanish by Dr. Nadia Gamaleddin, Egypt, to Manipuri by Misna Chanu, India, to Turkish by Caroline Laurent Turunç, Turkey, to Indonesian by Lily Siti Multatuliana, Indonesia, to Serbian by Ana Stjelja, Serbia, to Bengali by Rezauddin Stalin, Bangladesh, to Russian by Eldar Akhadov, Russia- Azerbaijan, to Tajik by Abdukakhor Kosim, Tajikstan, Azerbaijani by Elmaya Cabbarova, Azerbaijan, to Armenian by Mariana Bertizlian, Syria, to Malyalam by Fayrouz Razia, India, to Kyrgyzstani by Sagyn Berkinalieva. Kyrgyzstan, to Urdu by Shabbir Soomro, Pakistan and – of course - to Italian by Alessia Angela Ferrari Dream, in collaboration with you dear Gioia Lomasti, Italy.
I think you have a wealth of
translated poetry, right?
My collections have been translated into many languages, a total of 15 poetry collections have been published, including three collections in Persian, translated by Professor Nasreen Chakibi Mumtaz, and two in Spanish translated by Dr. Nadia Gamaleddin, and a collection of poems in Turkish, translated by Metin Fındıkçı, German, Serbian, translated by Dr. Ana Stjelja, Russian, translated by Eldar Akhadov, Azeri, translated by Tirana Muhammad, Sindhi, translated by Nasir Aijaz, Urdu, translated by Shabbir Soomro, and English which I translated its poems myself.
Ashraf Aboul-Yazid| Three Poems
A Cloud
I am dreaming of a cloud
That has purified its drops
To wet me;
I am the forgotten flower
In the desert!
A cloud that is thrown by a planet,
Away from the galaxies of Gods,
Its clean blood
Has no bodies from the earth;
Polluted with pieces of dead,
And snakes of blood!
A cloud that is lonely and exiled,
As much as I am.
It does not check my ID,
Before kissing me:
The eyes are our skies,
The space is our place!
A cloud,
Or a painting,
On getting completed,
I
become its last touch!
Like a Butterfly Inventing the Spring
Seagulls come back,
And butterflies return in their seasons,
But the flower cut by the hands of the winds
in the last winter,
Will never come back.
The last winter
Carried the butterfly on its wings
Leaving its coldness creeping
In the soul tortured by
Absence.
The last winter
Was as short as the skirt of joy,
As long as the weeping,
Leaving the phrases of sadness
In the notebook of hearts.
The plains could be similar
To her green heart.
The sun may look like
Her smile.
Or it could be like a butterfly inventing the Spring,
But
nothing is similar to its departure.
A Train Crosses the Desert
These countries look like a train,
That pull the air-conditioned coffins as a long tail.
They look like a lady,
With a dusty breast burnt by the sun,
With a body painted by dried gardens.
A train that cries between every two stations,
Where pavements are made
Of mirage and illusion.
In its stomach we struggle,
Fighting our defeats,
To beautify our fake organs.
The dragons of estrangement
Are urinating in our bags,
On what was left from our frightened bodies.
We are insulting those countries,
And spitting in one thousand and one towels.
But,
We are not leaving the train,
Even
if we were able to stop it.
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Ashraf Aboul-Yazid
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20 Translators of “The Monk
on the gray mountaintop”
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The cover photo by Kuwaiti
artist Suleiman Haider, designed by artist Mustafa Barakat.
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Portrait of Ashraf Abu
Al-Yazid, by artist Alaa Hegazy
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(The Monk on the gray
mountaintop) calligraphy by the artist Dr. Yassin Harraz
Ringrazio
l'Editore Ashraf Aboul-Yazid Ashraf-Dali e pubblico secondo il protocollo
editoriale internazionale congiunto. I thank the
Publisher Ashraf Aboul-Yazid Ashraf-Dali and published according to the
international editorial protocol.