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mercoledì 10 dicembre 2025

Intervista a Nicole Steiner a cura di Gioia Lomasti per Vetrina delle Emozioni

 

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del progetto NESSUNO RESTA FUORI

A nome mio e dei lettori di Vetrina delle Emozioni desidero rivolgere un sentito ringraziamento a Nicole Steiner per aver condiviso con i lettori il suo nuovo libro Nessuno resta fuori (Youcanprint, 2025, ISBN 9791224044055). Questa seconda opera dell’autrice si inserisce in un percorso narrativo dedicato ai bambini, dove inclusione, gentilezza ed empatia diventano strumenti preziosi per riconoscere le emozioni e dire no al bullismo. Con delicatezza e fantasia, Steiner ci accompagna in racconti che insegnano a celebrare la diversità come un dono, trasformando la lettura in un momento educativo e al tempo stesso divertente. Per imparare, insieme, a riconoscere le emozioni: ogni racconto diventa un’occasione per dare un nome ai sentimenti, comprenderli e condividerli; la gioia, la tristezza, la paura o la sorpresa vengono raccontate con delicatezza, così che i bambini possano sentirsi liberi di esprimere ciò che provano e di accogliere le emozioni degli altri con rispetto e comprensione. Dire no al bullismo con empatia e amicizia: le storie mostrano come la forza non stia nell’escludere o ferire, ma nel tendere la mano, nel difendere chi è più fragile e nel costruire legami sinceri; con esempi concreti e situazioni quotidiane, i bambini vengono guidati a scegliere la strada della solidarietà, imparando che un gesto gentile può cambiare il mondo di chi ci sta accanto. Un percorso educativo e divertente: questi racconti non sono solo insegnamenti, ma anche momenti di gioco e fantasia, dove i protagonisti vivono avventure che fanno sorridere e riflettere; così, leggere insieme diventa un modo per crescere, imparare e costruire un futuro più inclusivo, dove la diversità è celebrata come un dono prezioso.

 

Nicole, Nessuno resta fuori è il tuo secondo libro: quali emozioni ti hanno guidata nella scrittura rispetto al primo?

 

Un tempo per te” è la raccolta dei primi 30 di 122 testi che spaziano dalle poesie, alle prose a monologhi emotivi. Mi piace definirli “riflessioni viscerali” perché scritti nell’istante esatto in cui provavo determinate emozioni. Per quanto riguarda “Nessuno resta fuori”, l’emozione non è impulsiva, ma riflessiva e ragionata, perché il mio desiderio è di trasmettere ai bambini dei valori attraverso la consapevolezza e la conoscenza, e quando si parla ai bambini bisogna fare molta attenzione perché loro sono come un fiore delicato. La decisione di questo libro è nata dopo l’ennesimo episodio di bullismo dove un ragazzino si è tolto la vita a seguito di continue prese in giro. Sono madre di due figlie, la più piccola ha solo 4 anni. L'idea che mia figlia possa prendersi gioco di qualcun altro perché diverso da lei, per me è inconcepibile e mi fa paura. Così mi sono chiesta cosa posso fare affinché questo non accada e la risposta sta nell’amore, nella conoscenza, nell’empatia e nel rispetto verso il prossimo. Trascorro molto tempo con mia figlia, disegnando e giocando, e durante questo tempo mi sono accorta che lei ogni tanto si volta a guardarmi in silenzio. Mi osserva e poi comincia a raccontare di ciò che accade a scuola e delle sue paure e mi rendo conto che il tempo che le dedico si trasforma in fiducia. Tutto ciò non si può pretendere di impararlo da adulti, ma si comincia da piccoli attraverso l’insegnamento ed il buon esempio, sia a casa che a scuola.

 

Il titolo è molto evocativo: cosa significa per te “nessuno resta fuori” e come si riflette nei racconti?

 

“Nessuno resta fuori” significa che ogni bambino ha diritto ad essere felice una volta venuto al mondo. La vita non è uguale per tutti, ma tutti abbiamo il diritto ad essere sereni, e spesso la discriminazione genera solitudine che a sua volta crea un’ombra nella quale viene inghiottita la persona fragile. L’emarginazione è la sconfitta del genere umano. Si parla di emarginazione non solo nel mondo infantile, ma anche in quello adulto. Per quanto mi riguarda, anche la guerra genera emarginazione perché crea un baratro nel quale cade una società. Una sconfitta per tutti perché tra le vittime ci sono sempre bambini e a farla sono bulli adulti. Nei racconti i personaggi vengono accompagnati da delle insegnanti a scoprire la bellezza dello stare assieme con rispetto, amore e sostegno, attraverso il gioco e la musica.

 

Nei tuoi testi i bambini imparano a riconoscere emozioni come gioia, paura o tristezza. Quanto è importante dare un nome ai sentimenti fin dalla tenera età? 


E’ molto importante perché i bambini in tenera età non sanno ancora decifrare tutte le emozioni. A volte si sentono sopraffatti da turbamenti e non riescono a controllarsi. Ad essere sincera spesso non siamo in grado neppure noi adulti.

 

Il tema del bullismo è affrontato con delicatezza e concretezza. Quali strumenti narrativi hai scelto per trasmettere ai piccoli lettori il valore dell’empatia?

 

I personaggi sono quasi sempre bambini inseriti in un contesto scolastico, ma per affrontare il tema del bullismo ho preferito dare voce agli animali attraverso tre favole. I bambini adorano gli animali perché stimolano in loro la curiosità ed il gioco.

 

Inclusione e diversità sono pilastri del libro. C’è un episodio o un personaggio che incarna al meglio questo messaggio?

 

Tutte le storie parlano di inclusione, ma in “Un volo per due”, “Samir e il calcio” e “Una stella per Gasparre”, i personaggi sono portatori di messaggi importanti.

 

La fantasia e il gioco sono parte integrante delle tue storie. Quanto contano, secondo te, per rendere l’apprendimento più naturale e coinvolgente?

 

Indispensabile direi, altrimenti i bambini si annoierebbero e non si fermerebbero a riflettere né a fare domande. Anche la lunghezza delle storie è stata ridotta per evitare la dispersione dell'attenzione nei bambini piccoli. Parlando di gioco e coinvolgimento, vorrei far presente la possibilità di portare sia nelle scuole che nelle RSA, degli spettacoli che tiene una mia amica, Alina Mertic. I suoi burattini, o marionette antiche, portano in scena le storie di questo libro.

 

Scrivere per bambini significa anche dialogare con genitori ed educatori. Che ruolo assegni agli adulti nella lettura condivisa dei tuoi racconti?

 

Un ruolo determinante e mi permetto di dire quasi obbligato! Ho dato vita a questi racconti per i bambini a partire dai 3 anni e a quell’età non sanno ancora leggere, quindi è scontato che sia un adulto a farlo per loro. Questo libro è legato ad un progetto laboratoriale nel quale genitori e insegnanti possano far scoprire ai bambini cosa significhi vivere in modo diverso rispetto a quello a cui sono abituati. E’ necessario costruire un dialogo tra famiglie e scuola per accompagnare i bambini nella crescita consapevole. Bisogna imparare da piccoli che le parole hanno un peso e la gentilezza rende il mondo migliore. Perché questo accada, noi adulti dobbiamo essere i primi.

 

Quali sono state le reazioni dei primi lettori del libro? Ti hanno restituito qualche emozione o riflessione che ti ha colpita particolarmente?

 

Uno dei primi lettori mi ha confidato di aver provato una profonda emozione di calore e tenerezza leggendo le storie, perché le ha trovate chiare, coinvolgenti, molto belle, ma senza risultare pesanti. La lettura del libro ha creato un momento di confronto. Io ne sono felice perché questo è il motivo per il quale è nato questo progetto.


Guardando al futuro, quali temi ti piacerebbe esplorare nei tuoi prossimi lavori per continuare a parlare di emozioni e inclusione?

 

I bambini dovrebbero conoscere solo la parola PACE e non GUERRA. La pace è il risultato di un mondo costruito sul principio più importante, l’Amore. Sarà mai possibile? Ci proverò coinvolgendo genitori ed insegnanti a sviluppare l’empatia nei bambini attraverso storie e laboratori. Non è semplice quando gli adulti sono i primi a non mettere in pratica. Purtroppo vedo molto disinteresse. E’ necessario smuovere le coscienze. Mi piace mettermi in gioco e credo che ci siano un'infinità di temi da affrontare.


A cura di Gioia Lomasti in collaborazione con vetrinadelleemozioni.com


 


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