Nota del prof. Giovanni Caravaggi
Già Ordinario di Letteratura Spagnola, Professore
Emerito dell’Università di Pavia
Tra gli aranci e la menta (PoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, FI, 2016; 2ª ed. 2020), raffinata plaquette di liriche (una vera e propria suite) che Lorenzo Spurio raccoglie come Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca, appare dominata dall’accorata percezione di un dramma umano sconvolgente e di un candore naturale sopraffatto dall’oscura perfidia di soprusi quotidiani. L’intima adesione dell’autore alla spiritualità profonda dell’eccelso poeta andaluso vi si rivela in versi vibranti e appassionati, che rendono palese una straordinaria sintonia emotiva. Ma con assiduo impegno vi si manifesta soprattutto l’esigenza di una raffinatezza stilistica adeguata, che trova slancio in arditi accostamenti metaforici dal vigore creativo esuberante. Forse anche per questa sua ricchezza espressiva la breve silloge poetica di Lorenzo Spurio riesce a evocare soprattutto la perenne presenza del grande Federico.
A cura dello stesso autore è apparso inoltre Il canto vuole essere luce. Leggendo Federico García Lorca (Bertoni
Editore, Chiugiana di Corciano, PG, 2020), un volume dall’articolazione
composita, che include innanzitutto (Parte
I), una raccolta di Saggi su Federico
appartenenti a vari studiosi italiani. Lorenzo Spurio vi contribuisce in prima
persona con interventi critici suadenti, che spaziano dal Romancero Gitano (“Tamar e Amnón: dal racconto biblico al canto”,
pp. 57-65) a Poeta en Nueva York
(“Animali sgozzati e la luna che muore: Poeta
en Nueva York”, pp. 67-75), all’opera teatrale (“Donne che lottano: del
civile nel teatro lorchiano”, pp. 77-87); sono indagini testuali attente, che
seguono un percorso esegetico caratterizzato da un’intima adesione affettiva ai
messaggi del poeta granadino, ed evidenziano un saldo dominio delle sue
creazioni più significative.
Di notevole finezza analitica si rivela poi il prospetto
storico-letterario Federico nel ricordo
dei poeti con cui Lorenzo Spurio, rivedendo e delimitando un saggio di poco
precedente, introduce (pp. 103-110) la Parte
II. Cantos y homenajes: il lutto dei poeti; in questa sezione viene
recuperata una nota serie di compianti per la morte violenta di García Lorca, composti
in quegli anni tragici da autori famosi come Antonio Machado, Pablo Neruda,
Miguel de Unamuno, Rafael Alberti, Manuel Altolaguirre e altri ancora.
Completa infine la variegata pubblicazione una breve raccolta di testi
poetici dei nostri giorni, dai fervidi impulsi elegiaci, (Parte III. Versi per Federico), fra cui Lorenzo
Spurio include (pp. 153-160) quattro sue liriche già pubblicate in anni anteriori.
(Pavia, 28 aprile 2022)